Il Cielo Sbagliato

Dedicato a chi ama i romanzi storici, Mantova e l’Italia tutta. A chi ha voglia di osservare gli effetti della pazzia di Mussolini da dietro le case dei ricchi e dei poveri. Quanto conta essere nati sotto una buona stella? Nel 1918 molto. E forse ancora oggi è così. Silvia Truzzi, con la sua precisione di giornalista, ci offre un ritratto fedele di Mantova, sua città natale, all’epoca della disfatta di Caporetto. Sullo sfondo i discorsi di Mussolini, le leggi razziali, l’amicizia con Hitler, D’Annunzio e il suo Vittoriale, le bombe, il razionamento, la fame e i morti. In questo contesto ci viene presentata Dora, frutto dell’amore tra Margherita Bassi e suo marito Mario, disertore dopo i fatti di Caporetto. Il cielo al momento della sua nascita si presenta subito “sbagliato”: la madre muore di parto, senza nessun aiuto da parte della nonna, anaffettiva e crudele. La povertà segnerà la sua esistenza, che sembra condannata irrimediabilmente alla tragedia. Eppure, la sorte di Dora, bambina di una bellezza che lascia senza fiato, cambia quando a sette anni inizia a lavorare come cameriera tuttofare a Palazzo Valentini, dove abita la famiglia borghese dei Benedini. Ma Dora sa che “le persone che non fanno rumore non esistono”, così decide di farsi sentire. È determinata a non soccombere alle angherie della nonna e una notte, in una Mantova coperta dalla neve, scappa a costo di rimetterci la vita. Il destino, tuttavia, ha altro in serbo per lei e, dopo essere accolta all’interno della famiglia Benedini, diventando amica delle ragazze Pia e Adele, riuscirà anche a costruirsi una propria famiglia grazie a un matrimonio fortunato, anche se non benedetto dalla passione. Sono anni difficili, quelli della II Guerra Mondiale, in cui le donne fanno la loro parte con coraggio. Il libro vuole essere anche un tributo alle donne che hanno vissuto sulla propria pelle la difficoltà di non avere il destino nelle proprie mani.

Alessia Tosi